E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" Matteo 25,40

La vita si fa Eucarestia, l’Eucarestia si fa vita.

  • Il pompiere frate.

    A Niepokalanów la città dell’Immacolata (…)

  • Il pasticciere frate

    Il pasticciere milite dell'Immacolata

    Nel pane nostro quotidiano c’è la storia, la fatica e la vita. Fare del lavoro di pasticciere una grazia per il fratello…

  • Abbiamo visto una Luce

    Bellissima testimonianza di un frate iraniano di quando Gesù l’ha chiamato: fra André Marie Rahbar ofmconv

Il primo Cittadino di Niepokalanów è il Signore, Fratello maggiore e Sposo delle anime, presente nell'Eucaristia, affinché si trovi a suo agio e operi in mezzo a noi (SK 1239).

 

Ognuno cerchi di accostarsi a ricevere Gesù nel Santissimo Sacramento con una buona preparazione; non permetta mai alla propria anima di rimanere nel peccato, ma la purifichi immediatamente; abbracci con cuore caritatevole anche gli altri confratelli, sopportando per amor di Dio sofferenze e difficoltà; faccia del bene a tutti, compresi i propri nemici, unicamente per amore di Dio e non per essere lodato né tanto meno ringraziato dagli uomini, allora si renderà conto di ciò che vuol dire pregustare il paradiso e potrà trovare la pace e la felicità perfino nella povertà, nella sofferenza, nel disonore, nella malattia  (SK 1065).

 

Gesù, sei rimasto su questa misera terra nel santissimo Sacramento dell'altare e ora vieni a me e ti unisci strettamente a me sotto forma di nutrimento. Già ora il Tuo Sangue scorre nel sangue mio, la Tua anima, o Dio incarnato, compenetra la mia anima, le dà forza e la nutre.

Il Tuo Cuore, ardente di amore verso di me, Ti ha suggerito ancora un altro dono, sı, un altro dono ancora!... Tu ci hai comandato di diventare bambini, se vogliamo entrare nel regno dei cieli. Tu sai bene che un bambino ha bisogno di una madre: Tu stesso hai stabilito questa legge di amore. La Tua bontà e la Tua misericordia, perciò, hanno creato per noi una Madre, la personificazione della Tua bontà e del Tuo amore infinito, e dalla croce, sul Golgota, hai offerto Lei a noi e noi a Lei... Inoltre hai stabilito di costituirla onnipotente Dispensatrice e Mediatrice di tutte le Tue grazie: Tu non rifiuti nulla a Lei, ma neppure Lei è capace di rifiutare alcunché a nessuno... Chi, dunque, non raggiungerà il paradiso? (SK 1145).

 

Tu, Dio, sei purissimo spirito, mentre io sono carne. Dimmi che cosa e come devo fare, mostrami il mio fine. Indicami come debbo fare io, uomo fatto di carne, per perfezionarmi, per rendermi simile a Te, purissimo Spirito, per divinizzarmi?

E Dio scende sulla terra, si fa uomo; lo stesso Uomo-Dio, Gesù Cristo, offre l'esempio della propria vita e insegna con la parola.

Le anime che amavano Dio si sono slanciate in massa nel rendersi simili a Lui, nell'unirsi a Lui, nel trasformarsi in Lui.

Per attirare le anime e trasformarle in sé mediante l'amore, Cristo ha manifestato il proprio amore illimitato, il proprio Cuore infiammato d'amore per le anime, un amore che Lo ha spinto a salire sulla croce, a rimanere con noi nell'Eucaristia e ad entrare nelle nostre anime e a lasciarci in testamento la propria Madre come madre nostra. Quanto più un'anima Lo imita, tanto più si rende simile a Lui, e quanto più si rende simile a Lui, tanto più si fa santa, si divinizza (SK 1296),