La Medaglia Miracolosa

In tutte le parti del mondo è conosciuta la medaglietta dell'Immacolata Concezione, nota pure come “medaglia miracolosa”. 

Quale fu la sua origine? “Era il 27 novembre 1830”…

La prima conversione straordinaria ottenuta per mezzo della medaglietta fu quella dell'apostata Pradt, e l'arcivescovo mons. Quelen, che aveva autorizzato la coniazione della medaglia, ne fu testimone diretto. 

Seguirono innumerevoli altre conversioni, tanto che in breve alla medaglietta si aggiunse l'attributo di “miracolosa”. 

Già nei primi mesi milioni di esemplari della medaglia vennero diffusi per il mondo, tanto che la produzione non riusciva a soddisfare in tempo utile le richieste. 

Anche a me nell'anno 1920 capitò un caso abbastanza singolare. Nell'ospedale di Zakopane, dove dimorai per un certo tempo come ammalato e cappellano, una donna era ormai agli estremi. Si stava già preparando alla morte, tuttavia parlava con grande dolore del marito, la cui conversione ormai non sperava più. Questi arrivò proprio in ospedale. Cercai di suggerirgli una lettura adeguata, di conversare con lui su argomenti religiosi, ma ebbi per tutta risposta: “Io ho bisogno di prove più chiare”, tuttavia non si preoccupava minimamente di leggere dei libri più seri. Allorché venne a salutarmi, al momento della partenza, feci l'ultimo tentativo. Gli porsi la medaglia miracolosa, l'accettò. Dopo di che gli proposi di confessarsi: “Non sono preparato, no! assolutamente no!”, fu la sua risposta, ma... poi gli si piegarono le ginocchia e fece la confessione tra le lacrime (SK 1314).

Dipinto presente nella Cappella a Sant'Andrea delle Frate a Roma

“…in mezzo a quella luce…”

La storia di Ratisbonne

Ratisbonne, un giovane intelligente e ricco ebreo di Strasburgo, era stato educato lontano dalla religione. “Non credevo neppure in Dio”, scrive di se stesso. “Non avevo mai aperto un libro di argomento religioso”. Con evidente riluttanza accetta dal barone Bussières la medaglia miracolosa….

Il 20 gennaio 1842, il signor de Bussières entra insieme con lui nella chiesa di s. Andrea delle Fratte, per sbrigare in sacrestia alcuni particolari relativi ad una funzione in suffragio del defunto signor Laferronays: anzi è già stato preparato il catafalco al centro della chiesa. Qui gli appare l'Immacolata e lo converte all'istante…

Lo stesso signor de Bussières racconta così il fatto: “Ritornando in chiesa, non scorgo subito Ratisbonne. Poco dopo lo trovo inginocchiato davanti alla cappella di s. Michele Arcangelo. Mi avvicino a lui, lo tocco tre o quattro volte, prima che egli si renda conto della mia presenza. Finalmente si volge verso di me con il volto bagnato di lacrime, abbassa le mani e mi dice, con un'espressione che mi è impossibile descrivere: "Oh, quanto ha pregato per me quel signore!". “Io stesso ero rimasto stupefatto; sentivo di trovarmi di fronte ad un miracolo. 

Rialzo Ratisbonne, lo accompagno, lo trascino quasi, per così dire, fuori dalla chiesa, gli chiedo di raccontarmi quel che gli è capitato, di dirmi dove vuole andare. "Mi conduca dove vuole - esclamò - dopo quello che ho visto, farò quel che vuole lei". 

“Insisto perché mi spieghi; non riesce; la sua commozione è troppo forte. Estrae dal petto la medaglia miracolosa, la copre di baci e la bagna di lacrime. Lo accompagno a casa e, malgrado le mie insistenze, non riesco ad ottenere nulla da lui, ad eccezione di esclamazioni frammiste a singhiozzi. "Ah, come sono contento! Quanto è buono Iddio! Quale pienezza di grazia e di bontà! Quanto son degni di compassione coloro che non lo sanno...". 

“Lo accompagnai subito alla chiesa del Gesù, da Padre de Villefort, che gli raccomandò di raccontare ogni cosa. Allora Ratisbonne trae fuori la medaglietta, la bacia, la mostra a noi ed esclama: "Io L'ho vista, io L'ho vista!", e la sua commozione si accresce ancor di più. 

Ma poco dopo, più calmo, riesce a spiegarsi; ecco le sue precise parole: "Ero in chiesa da un po' di tempo, quando improvvisamente provai un'emozione indicibile. Sollevai gli occhi: l'intero edificio era svanito al mio sguardo. Una sola cappella, per così dire, concentrava il mondo intero. E in mezzo a quella luce che si irradiava ovunque, è apparsa la Vergine Santissima, ritta sopra l'altare, grande, risplendente, piena di maestà e di amorevolezza, quale è rappresentata nella mia medaglia; una forza irresistibile mi spingeva verso di Lei. La Santissima Vergine mi fece segno con la mano di inginocchiarmi. Mi sembrò che dicesse: va bene! Ella non mi parlò affatto, ma io compresi tutto"…

E andava a rifugiarsi in una cappella della Santissima Vergine. 

"Qui non posso, non posso aver paura, sento di essere protetto da una misericordia sconfinata"...  “Il mondo non era più nulla ormai per me. 

“Mi sentivo disposto a tutto e bramavo ardentemente il battesimo. 

“Non riuscivo a trattenere l'impazienza dell'attesa del giorno stabilito per l'attuazione di quella promessa. Riconoscevo di essere tanto abominevole davanti a Dio, tuttavia quanta bontà, quanta misericordia mi si manifestava durante tutti i giorni della mia preparazione... D'ora in poi la riconoscenza sarà la mia legge e la mia vita. Non son capace di esprimerla a parole, ma farò il possibile per dimostrarla con le opere...” (SK 1315).

Nell’ovale della medaglietta c’era una frase che proiettava un fascio di luce che avrebbe portato la Chiesa alla proclamazione dell’Immacolato Concepimento di Maria (08.12.1854).

Quattro anni dopo, a Lourdes il Cielo non solo confermava il dogma della Chiesa, ma addirittura rivelava l’identità misteriosa di Maria, Madre di Dio!

L’Immacolata

Infine la Vergine immacolata, preservata immune da ogni macchia di colpa originale finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore esaltata quale regina dell’universo per essere così più pienamente conforme al figlio suo, Signore dei signori (cfr. Ap 19,16) e vincitore del peccato e della morte
— - Lumen gentium 59

“Mi sentivo disposto a tutto e bramavo ardentemente il battesimo.”

Ratisbonne