
La “Città dell'Immacolata”
In Polonia “Niepokalanow”.
Dopo la festa del Padre s. Francesco siamo riusciti, senza il necessario danaro, a edificare vicino a Varsavia, sul terreno regalato da un principe, una sede speciale per casa editoriale e per l'azione di M.I. … e nella vigilia dell'Immacolata dello stesso anno si cominciò già nella nuova sede (SK 195)
Su tale area si trova attualmente una cappella e il convento per i religiosi che lavorano presso il Rycerz. C'è pure un ginnasio che provvede gratuitamente alla formazione di oltre 100 candidati missionari, cioè la scuola media e il convitto. Questo luogo si chiama Niepokalanów, vale a dire “luogo santo dell'Immacolata”.
Anche in Giappone si è presentata la necessità di creare un convento simile, il Mugenzai no Seibo no Kishi. (SK 1152).
Il Primo Cittadino di Niepokalanów è il Signore, Fratello maggiore e Sposo delle anime, presente nell'Eucaristia, affinché si trovi a suo agio e operi in mezzo a noi. Poi tutto mira ad un unico scopo, vale a dire all'opera di santificazione dell'anima attraverso l'Immacolata, la cui volontà si manifesta nella Regola e nelle Costituzioni dell'Ordine.(SK 1239).
Qui da noi, grazie all'Immacolata, va tutto bene. L'Immacolata spinge sempre più in avanti la sua opera, malgrado le nostre debolezze. Attualmente a Niepokalanów siamo in 764. E la carità che regna tra i fratelli è talmente viva da rendermi piacevole il ruolo di superiore, nonostante il numero così elevato e il pressante incalzare dei problemi correnti.
Ci prepariamo ad aprire molte Niepokalanów, non appena gli alunni del Seminario missionario minore cominceranno a ricevere l'ordinazione sacerdotale e ad inserirsi ai posti di combattimento. (SK 851).
L'Immacolata stessa si degni dirigere le sorti della sua Niepokalanów polacca, madre delle altre Niepokalanów (SK 300).
Tempo fa vennero a Niepokalanów due ebrei alla ricerca di avanzi di carta. Il più giovane di essi chiese di poter visitare Niepokalanów. Dopo aver osservato attentamente la nostra vita, confessò: “Io sono comunista, però il comunismo autentico sta qui”. Sì, a Niepokalanów vi è un'autentica vita comune, fondata non sull'odio e sulla costrizione, ma sull'amore scambievole.
Quando lo spirito di Niepokalanów, lo spirito della M.I., penetrerà la nostra patria e il mondo intero, quando l'Immacolata diventerà la Regina di ogni cuore che batte sotto il sole, allora il paradiso verrà sulla terra, il paradiso vero, della cui felicità si rallegrano in questo momento coloro che dimorano a Niepokalanów, dove esiste un'unica famiglia, della quale Dio è il padre, l'Immacolata la madre, il divino Prigioniero d'amore nell'Eucaristia il fratello maggiore, mentre tutti gli altri sono fratelli e fratelli minori, che si amano l'un l'altro (SK 1222).
In Giappone “Mugenzai no sono”.
Mentre stavo preparando la prima spedizione missionaria in Estremo Oriente passai per Lisieux e mi presentai alla porta del convento nel quale S. Teresina si era fatta santa e nel quale risiedono ancora le sue tre sorelle, e chiesi che si dicesse a una di costoro di comunicare alla sua santa sorella che io avevo dei diritti da rivendicare nei suoi confronti, poiché era stato concluso un patto.
E poco tempo dopo mi trovai in Giappone. (SK 1263).
Lo scopo di questo nostro avamposto è lavorare sul modello della Niepokalanów polacca. Abbiamo, anche qui una macchina tipografica, una piccola cucitrice metallica, una taglierina, e più di una volta, per esser sinceri, ci priviamo del pane per acquistare la carta, pagare la posta e coprire le varie spese indispensabili per la pubblicazione di una rivista: ogni mese stampiamo il “Cavaliere dell'Immacolata” in lingua giapponese, vale a dire il Mugenzai no Seibo no Kishi.
La tiratura ha già raggiunto le 25.000 e perfino le 30.000 copie, ma non possiamo incrementare maggiormente l'attività per mancanza di fondi. Che cosa sono 30.000 copie per 60.000.000 di pagani?... Quando i Kishi giapponese ha iniziato le pubblicazioni, a Nagasaki sono iniziate anche le conversioni, mentre in precedenza, durante un lungo periodo di tempo, si era convertita una sola persona.
È evidente che l'Immacolata sa attirare fortemente anche i giapponesi.
Ma questo è solo un modesto inizio, anche se il Kishi giunge ormai alla lontana Sakhalin, penetra nelle famiglie giapponesi residenti in Cina, raggiunge Formosa e le isole Filippine, si trova perfino in mezzo agli emigranti giapponesi nelle lontane terre d'America.
È sufficiente camminare per la strada e osservare i passanti pagani per infiammarsi di zelo per la salvezza di queste povere anime che così spesso vanno alla ricerca della verità e cadono invischiati nella chiassosa propaganda protestante. (SK 393).
Attuale Mugenzai
“Niepokalanów nasce dall’anima: anche se la distruggessero, rimarrebbe nel cuore dei militi. ”