Pregare per la pace nel mondo

Potrà sembrare strano: negli Scritti P. Massimiliano non si trovi un solo passo in cui egli chieda o inviti i suoi frati a pregare per evitare la guerra, o perché finisca la guerra, o comunque pregare per la pace!

Non che pregare non sia necessario, ma quello che importava era solo il vivere bene, con l’impegno reiterato “lasciati condurre … anche nelle cose che non sono di tuo gradimento!” perché tutto è nelle mani dell’Immacolata.

 Quando la testa funziona, penso, penso a tante cose, o piuttosto sragiono, allorché fa più caldo. E penso alla Niepokalanów futura, a quella polacca, a quella giapponese e ad altre, e poi di nuovo a quella polacca e ancora a quella giapponese e il mio pensiero vorrebbe altresì strappare il velo del futuro e vedere il luogo verso cui mi sto dirigendo..., quale sarà il risultato… ecc., ecc., ecc.

Ma…  ho pensato: “E se Niepokalanów crollasse?”.

E subito una risposta serena e gioiosa: “Se l'Immacolata volesse il crollo di Niepokalanów, allora tutti noi dovremmo darci da fare per aiutarla in questo nel modo più efficace”, perché proprio Lei ne è la Proprietaria e ha il pieno diritto, in ogni istante, se così vuole, di dire: “Ora basta!”.

Al contrario, se Ella non lo vuole, allora non abbiamo da temere, anche se tutti noi, con le nostre imperfezioni, ostacolassimo e intralciassimo ancor più di adesso. È sufficiente che noi, “dopo esserci svegliati” e “dopo aver aperto gli occhi”, ci doniamo subito illimitatamente a Lei con tutto ciò che abbiamo guastato. Ella è capace di volgere tutto questo in un bene ancora più grande. Che verità consolante e quale profonda serenità essa infonde! Ella guida: lasciamoci solo condurre sempre di più e in modo sempre più perfetto (SK 437).

 Qui da noi, non è esclusa una guerra. Ma tutto è nelle mani di Dio e sicuramente tutto ciò che l'Immacolata permetterà, sarà solo in vista di un bene maggiore (SK 857).

 Il territorio di Niepokalanów potrebbe venire a trovarsi nella zona dei combattimenti. In ogni caso, l'Immacolata non cesserà mai di ricordarsi delle sue Niepokalanów attuali e future. Rimaniamo tranquilli. La prudenza consiglia di tenersi pronti a qualsiasi eventualità.   (SK 859).

 Quanto alla guerra, qui da noi i nervi sono calmi, anche se lo stato d'allarme cresce sempre di più. Non è escluso neppure che quando questa lettera sarà giunta a destinazione, possa già essere accaduto qualcosa, ma tutto è nelle mani della Provvidenza, nelle mani dell'Immacolata (SK 876)

 La guerra è più vicina di quanto non sembri, e le persecuzioni in tempo di guerra sono possibili. Voi dovete prepararvi a ciò. Certamente l’Immacolata può permetterlo, ma solo per il nostro bene (CK 173).

05 settembre 1939.

Cari figli! Ho ricevuto l’informazione che le armate tedesche avanzano rapidamente… e Niepokalanow deve essere evacuata. Ora andate in missione! Niepokalanow deve essere nelle vostre anime e nei vostri cuori. Amate l’Immacolata, e in tutte le difficoltà ricorrete a Lei”! (CK 237).

 “Anche ora, in queste condizioni di guerra, dobbiamo lavorare per la M.I.: molta preghiera e lavoro ben fatto” (CK 252).

 Sono già trascorsi parecchi mesi dal momento in cui, per volontà dell'Immacolata, vi siete sparsi in varie direzioni. Tuttavia, in qualsiasi luogo si trovi, un'anima che ama di vero cuore l'Immacolata trasfonde nell'ambiente che la circonda il proprio amore verso di Lei, vale a dire conquista per Lei sempre più numerose anime e in un modo sempre più perfetto. Un solo atto di amore perfetto fa rinascere l'anima; serviamoci sovente di questo mezzo. In pratica esso non è tanto difficile, perché l'essenza di tale atto è l'amore pronto al sacrificio; cerchiamo di piacere a Lei pagando di persona, senza preoccuparci della ricompensa o della punizione.

Quante anime ringrazieranno l'Immacolata (e... voi) per tutta l'eternità, perché proprio a motivo della attuale dispersione avranno avuto la possibilità di incontrarsi con voi e di avvicinarsi all'Immacolata, Madre delle anime! Preghiamo, sopportiamo le piccole croci, amiamo assai le anime di tutti i nostri prossimi, senza alcuna eccezione, amici e nemici, e abbiamo fiducia, facciamo tutto questo all'unico scopo che Ella divenga al più presto e su tutta la terra la Regina di tutti e di ognuno singolarmente (SK 892),

 "Nelle statue e nei quadri dell'Immacolata vediamo sempre ai Suoi piedi un serpente che avvolge il globo terrestre tra le sue spire e al quale Ella, con il piede, schiaccia il capo.

Egli, satana, si sforza di insozzare con il peccato tutte le anime sulla terra, odia Colei che è stata sempre incontaminata.

Pone insidie al calcagno di Lei nei Suoi figli, ma nella lotta con Lei Ella gli schiaccia sempre il capo in ogni anima che a Lei ricorre.

La Chiesa parla di “eresie”, non di “eretici”, perché Ella, Maria, li ama e proprio per questo amore desidera liberarli dall'errore dell'eresia.

Ma chi è il nemico di Lei? È tutto ciò che è macchiato di peccato, ciò che non conduce a Dio, ciò che non è amore; è tutto ciò che proviene dal serpente infernale, il quale è menzogna, e da lui solo: tutti i nostri difetti, quindi, tutte le nostre colpe. La preghiamo di darci forza contro di essi.

Per ottenere la forza sufficiente, questa creatura deve pregare, deve implorare tale forza da Colui che è la fonte di ogni energia e che guarda con amore gli sforzi della propria creatura e desidera che essa voglia sinceramente giungere a Lui e non le risparmia l'aiuto.

Ed anche se a questa creatura, a questo suo caro figlio, capitasse di inciampare lungo il cammino, di cadere, di insudiciarsi, di imbrattarsi, questo Padre amorevole non può starsene a guardare la sua sventura. Manda il proprio Figlio unigenito, che con il Suo Sangue santissimo, che ha un valore infinito, lava il sudiciume e cura le ferite.

E affinché l'anima non perda la speranza a causa della paura, per aver violato la giustizia divina, Dio manda Colei che è la personificazione del proprio amore, la Sposa dello Spirito di amore materno, l'Immacolata, tutta bella, senza macchia (pur essendo figlia di una creatura umana), sorella degli esseri umani, e La incarica di distribuire con generosità tutta la propria misericordia nei confronti delle anime” (SK 1331).